miele
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Composto da zuccheri semplici (glucosio e fruttosio) per quasi l’80%, ricco di sali minerali e vitamine, con una ridotta percentuale di acqua (meno del 18%), il miele è dall’alba dell’umanità un cibo divino e miracoloso. Mette in contatto con gli dei, evoca il piacere dell’amore, sana le ferite e dona benessere e salute.

Quando il consumatore mi chiede “che proprietà ha questo miele?” la mia risposta è univoca: il miele è un prodotto gastronomico, non un medicinale! Nonostante le ben note proprietà antibiotiche dovute alla sua natura di sostanza sovrassatura (un ambiente decisamente inospitale per lo sviluppo di batteri, muffe, ecc.), il miele va apprezzato in quanto prodotto unico nel panorama degli alimenti di origine animale.

fumi e sapori che raccontano la terra pugliese dalla primavera fino alla piena estate. Vi troverete i sapori contrastanti della Puglia, delicati o decisi, profumi floreali che descrivono le nostre campagne, e tutta la luminosa dolcezza del nostro clima, del nostro sole.

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Le api raccolgono dai fiori una sostanza molto umida, il nettare, costituita essenzialmente da acqua e saccarosio. Lo stivano nella sacca mellifera, che non è lo stomaco delle api, come spesso si racconta. Di qui inizierà il processo di trasformazione del nettare in miele, attraverso la scissione del saccarosio in zuccheri semplici e il suo arricchimento con enzimi prodotti dalle api.
Il miele viene asciugato nell’alveare al fine di poter stoccare il massimo quantitativo di zuccheri, con la minima dose di acqua, nelle cellette.

L’apicoltore raccoglie il miele che le api producono in eccesso, grazie al controllo della sciamatura. Lo disopercola (toglie lo strato di cera con cui le api tappano il miele nelle celle), lo estrae per forza centrifuga nello smielatore, lo filtra dai residui grossolani di cera e lo lascia decantare per pochi giorni prima di invasettarlo.

Questo è il miele che si suol definire “naturale”, “grezzo”, “crudo”, secondo una serie di termini entrati ormai nell’uso comune ma impropri. Il miele non pastorizzato e non riscaldato, conservato al fresco e lontano da fonti di calore dall’apicoltore è un prodotto autentico e genuino, lo stesso raccolto e gustato dalle api.